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"L'opera del vento" raccoglie quarant'anni di attività poetica di Maura Del Serra, una delle voci più intense e profonde del panorama contemporaneo, nutrita di multiformi frequentazioni, che spaziano dalle fonti mitico-classiche, bibliche e dantesche ai testi sapenziali d'Oriente, dal barocco elisabettiano a un romanticismo e decadentismo elettivi (Hölderin, Dikinson, Rilke, Block) fino alle voci novecentesche più altamente meditative (Eliot, Pasternak, Weil, Saba, Rebora, Luzi, Symborska): nutrimenti che non appaiono mai sclerotizzati in un pastiche erudito o virtuosistico, ma sono rivissuti come fonti parentali e sincroniche di una lunga e originale ricerca, a un tempo sostanziale e stilistico-formale, storica e metastorica, che coinvolge il lettore negli interrogativi fondanti del nostro tempo e del tempo del mondo, con una pluralità di accenti mai dogmatica, ma sempre e crescentemente improntata, nel volgere delle raccolte, a una pietas creaturale e civile, a un'intimità dialettica della coscienza che assume spesso forme liricamente sentenziose e drammaturgiche, e che coinvolge il lettore nella sua tensione verso il logos di un'armonica unità dell'esperienza.